Le Famiglie nobiliari

Salis

I Salis compaiono ad Ales sul volgere del XVII secolo con Giovanni Battista, cittadino oristanese, marito ed erede universale della sua prima moglie Giovanna Ibba, figlia di Pietro, ricco proprietario alerese.

La famiglia ottiene i privilegi nobiliari con Ignazio, abitante in Ales, che viene armato Cavaliere da Angelo Deroma, in virtù di lettere commissionali del 27 aprile 1729 firmate dal sovrano Vittorio Amedeo II, confermate e seguite dai solenni Regi Diplomi di Cavalierato e Nobiltà, dati in Torino il 5 agosto dello stesso anno.
La discendenza di Don Ignazio si diffonde in diversi centri della Marmilla e del Parte Montis, radicandosi soprattutto ad Ales e Simala. All’inizio dell’Ottocento, un altro Don Ignazio si trasferisce a Villamar, dove resta però solo una figlia. Il ramo di Ales si è estinto agli inizi del Novecento: a questa linea appartiene Donna Elena Salis, nobile figura di gentildonna, sposata col cav. Stefano Spada di Curcuris, morta nel 1876. Col suo testamento dispone un lascito al Comune per la fondazione di un asilo infantile per i bambini aleresi. La famiglia prosegue tuttora col solo ramo superstite, che da Simala si trasferisce a Masullas con Giuseppe, in seguito al matrimonio con Donna Maria Diana. Verso la metà del XIX secolo acquista una casa nel centro di Masullas, costruita da Giovanni Tommaso Messina, attuale sede del palazzo municipale, e impianta un'importante azienda agricola. I suoi discendenti sono gli attuali rappresentanti della famiglia e risiedono a Masullas e a Cortoghiana. Ricordiamo fra essi Don Alfonso Salis, di Nicolò, caduto per la Patria durante la Seconda Guerra mondiale nel dicembre del 1942, al quale il suo paese natale ha dedicato una strada.

 

ARMA: d’azzurro al monte sulla pianura erbosa, il tutto al naturale con un sole d’oro nel punto del capo.

 

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