Le Famiglie nobiliari

Diana

Originari di Simala, i Diana ottengono, con Monserrato Diana, il cavalierato il 10 ottobre 1679 e la nobiltà il 30 luglio 1680. Nel 1687 tre figli di Monserrato (Giovanni, Francesco e Pietro) partecipano al Parlamento nello stamento militare.

I tre rami della famiglia poi si stabiliscono in diversi villaggi della Marmilla, del Parte Montis e del Monreale. Li ritroviamo a Masullas, Simala, Collinas, Sardara e San Gavino, Setzu, Sini, Ales, Zeppara, Morgongiori, oltre che in alcuni villaggi della Trexenta (Gesico, Segariu, Senorbì) e del Campidano (Assemini, Decimomannu, Sanluri e Samassi).
Il ramo di Simala si lega per via matrimoniale ai Cony e ai Sepulveda di Masullas.
Una figlia di Don Pietro Diana, Donna Sisina, sposa in seconde nozze Don Nicola Cony di Masullas, dandogli otto figli ed aprendo un conflitto ereditario con Don Giovanni e Donna Gioacchina, figli di primo letto di don Nicola.
Nella prima metà dell’Ottocento, il ramo sardarese e quello sangavinese emergono tra le famiglie più importanti della Baronia di Monreale, grazie anche ad un’attenta politica matrimoniale. Sono sindaci di Sardara e San Gavino, possiedono grandi patrimoni fondiari e diverse abitazioni nei due paesi. I discendenti dei Diana del Monreale e della Marmilla sono ancora oggi fiorenti.

ARMA: troncato al primo d’azzurro al monte al naturale sormontato da una cometa d’argento ondeggiante, attorniata da sette stelle dello stesso: al secondo verde alla cascina accostata da due torri pure al naturale; ed il tutto fondato sulla campagna d’argento.

 

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