Il fronte principale della residenza è decorato con medaglioni di ceramica, raffiguranti volti di profilo. Il curioso motivo non è raro: nell'edilizia aristocratica di Cagliari, si può citare l'esempio del palazzo “delle cinque teste”, lungo la via della Marmora.
Come il palazzo Diana, la residenza padronale occupa un grande lotto di pertinenza, all'interno dell'isolato compreso tra le vie Trieste e Roma.
La disposizione dei corpi di fabbrica sovverte la configurazione tradizionale delle case a corte campidanesi, denotando alcuni accenni di modernità. Il portale comunica con la strada secondaria, regalando alla corte l'atavica riservatezza delle corti padronali; atteggiamento smentito dalle porzioni signorili della residenza, prospicienti la strada principale.