Elevata al rango di parrocchia tra il 1574 ed il 1584, la chiesa assunse le forme tardo-gotiche. Al 1632, risale il campanile, traslato sul lato opposto della facciata nel 1937.
L'impianto planimetrico è a croce latina, con navata singola suddivisa in quattro campate, sulle quali insistono otto cappelle. Due di esse corrispondono al transetto; furono erette nel '700, insieme al coro, coperto con volta a botte, disegnato dal progettista militare piemontese Giacinto Marciotti.
La copertura lignea della chiesa è sorretta da archi diaframma ogivali, distribuiti lungo l'aula. Il presbiterio è coperto con volta a crociera gotica, linguaggio a cui rimandano alcuni elementi decorativi delle cappelle laterali. Intorno alla metà del '900, strati di vernice coprirono gli affreschi dipinti nelle pareti e nella copertura dell'aula.
La facciata è coronata da un fastigio a doppia voluta; nella parte inferiore, si apre il portale, cui corrispondono, in direzione verticale, un'alta finestra ed una nicchia. Le linee decorative del prospetto e del portale rimandano al vocabolario rococò piemontese.
Tra gli arredi sacri, si segnala l'altare marmoreo del tardo '700, opera degli intelvesi Domenico e Santino Franco, e una collezione di simulacri rococò. Nel retro dell'altare, furono ritrovati i frammenti di un retablo cinquecentesco, di influenza iberica; dopo l'attento restauro, l'opera è stata ricollocata all'interno della chiesa.