Oggi sede del Museo dei minerali del monte Arci, l'antico convento di san Francesco fu costruito nel 1646, per iniziativa del cavaliere Francesco Simoni.
L'insediamento adottò la forma ricorrente nei monasteri cappuccini della Sardegna secentesca: la singola navata, culminante in un'abside quadrata, coperta con volta a crociera, è affiancata da una singola sequenza di cappelle, sul lato destro per chi entra; sul fronte opposto, si innesta il chiostro comunicante con la chiesa e con i locali legati alla vita conventuale. I muri laterali della chiesa sono rinforzati da contrafforti, tra i quali sono incastrate le campate del chiostro.
Il prospetto principale, a spioventi, reca, in posizione mediana, le uniche aperture: il portale architravato e l'oculo circolare destinato ad illuminare la navata.