E' un interessante episodio dell'architettura romanica in Sardegna, forse risalente al '200, collegato ad uno dei primi nuclei storici di Masullas.
I progettisti adottarono il consueto modello a navata singola, con abside semicircolare, coperta con capriate lignee. Il programma decorativo e il cromatismo della pietra arenaria, un tempo parzialmente mascherato dagli strati di intonaco, sono gli elementi qualificanti all'occhio dell'osservatore.
Il fronte principale, a doppio spiovente, è sormontato da un campanile a vela. Nonostante l'altezza contenuta, la chiesa è, idealmente, suddivisa in registri decorativi sovrapposti: il primo livello ospita il portale con lunetta semicircolare; al secondo ordine, corrisponde una successione di archetti pensili a doppia ghiera, sostenuti da peducci; il terzo livello è segnato da una bifora centrale. L'armonia compositiva della facciata è dovuta a sottili algoritmi proporzionali, ben evidenziati dalla scelta di non celare il paramento murario dietro spessi strati di intonaco, un tempo stesi sul corpo della chiesa. Scavi archeologici hanno evidenziato un precedente e più antico impianto, forse del tipo binavato.