15 maggio 2013
Sabato 11 maggio è stato inaugurato il museo «I Cavalieri delle colline» alla presenza di un folto pubblico di appassionati.
La prima parte si è svolta nella sala consiliare del comune di Masullas, ospitata nel palazzo Salis, imponente dimora aristocratica recuperata in maniera intelligente dall’amministrazione.
Il sindaco Mansueto Siuni ha aperto la scaletta degli interventi ricordando l’importanza degli investimenti culturali del comune e del recupero dell’identità anche attraverso interventi nel centro storico e nell’edilizia pubblica. L’idea di un museo sull’aristocrazia rurale nasce proprio dall’esigenza di riscoprire un aspetto della storia locale fino ad oggi lasciato da parte.
Il prof. Gian Giacomo Ortu, nel suo intervento, sottolinea proprio la necessità di riprendere gli studi sul territorio e sulle comunità, per rimediare ai danni fatti nei decenni scorsi quando, attraversati da un «modernismo» estremo, la storia dei villaggi, delle famiglie e dei territori è stata cancellata in favore di un’omologazione culturale nel nome dell’industrialismo e della rinascita. Il risveglio verso la storia locale deve partire da rigorose ricerche scientifiche che ricostruiscano gli tutti gli aspetti secondo il metodo analitico-storico.
La storia delle élite, e in particolare dell’aristocrazia rurale, deve partire da uno studio, finora mai affrontato, sul mondo aristocratico tra Sardegna medievale e moderna: il museo è quindi un punto di partenza per approfondire il tema.
Roberto Ibba, coordinatore del comitato scientifico, ha descritto il percorso museale e illustrato le basi della ricerca che si sono sviluppate nei tre anni di lavoro.
Sono intervenuti inoltre Luigi Orrù di San Raimondo, del comitato scientifico, Angelo Marras, della società Consulmedia che ha curato l’allestimento, il prof. Marco Cadinu, docente di storia dell’architettura e componente del gruppo di ricerca, Enrico Sanjust di Teulada, presidente dell’Associazione Araldica Genealogica e Nobiliare della Sardegna, gli onorevoli Attilio Dedoni, Federico Palomba, Felicetto Contu, il prefetto di Oristano dott. Giovanni Russo e il presidente della Camera di commercio di Oristano, dott. Enrico Massidda.
Al termine degli interventi, i convenuti si sono radunati nella piazza San Leonardo per la cerimonia del taglio del nastro e la prima visita al museo.
L’inaugurazione del museo è il traguardo conclusivo di un percorso che ha visto coinvolti tanti soggetti, ma è anche la partenza per altre iniziative di qualità sulla storia del territorio.