Le Famiglie nobiliari

Flores d'Arcais

La famiglia, originaria della Marmilla, si trasferisce in seguito nella città di Oristano. Le prime notizie risalgono al XVII secolo, quando un Francesco Antonio, nato a Masullas nel 1650, acquista una discreta posizione economica. Il titolo di cavalierato ereditario e nobiltà viene concesso nel 1737 al figlio Francesco, che qualche anno prima (1731) ha ottenuto la Segreteria e Scrivania del tribunale della Vegheria di Cagliari.

Francesco sposa Menencia Nurra, sorella di Damiano Nurra, primo marchese d’Arcais. Il titolo d’Arcais deriva dal nome di tre peschiere di proprietà di Damiano Nurra, che gli sono infeudate unitamente alle rendite civili dei villaggi del Campidano di Oristano, con diploma del 23 agosto 1767.
Dal matrimonio nasce Carlo Alessandro, erede sia del patrimonio dei Flores che dei beni della madre. Francesco e lo stesso Carlo Alessandro, sposato con Donna Rosa Diana di Oristano, muoiono prima del longevo Damiano Nurra. I diritti sul marchesato sono quindi ereditati da Francesco Flores-Nurra Diana, che li conserva fino all’abolizione del feudalesimo. Il figlio maggiore di Francesco, Damiano Flores Cervellon, emigra in Sudamerica dove ha soltanto due figli naturali.
Don Francesco Floris-Nurra Diana sposa Rita Cervellon, ultima erede della casata, e dopo aver inutilmente lottato per l’acquisizione del feudo di Samatzai, nel 1838 ottiene anche il titolo di marchese di Cervellon.
L’anno precedente (1837) diventa sindaco di prima classe di Cagliari e, assieme al figlio Efisio, riesce, nel momento del riscatto dei feudi, a trattare vantaggiosamente la cessione del Marchesato, ottenendo una discreta rendita che gli  permette l’apertura di una fiorente azienda agricola nell’oristanese.
Nel 1847 è componente della delegazione che si reca a Torino con lo scopo di raggiungere la «fusione perfetta» con gli stati sabaudi di terraferma.
Francesco Flores-Nurra muore nel dicembre 1848, ma la famiglia non perde i contatti con Masullas e il Parte Montis. Due sorelle del Marchese d’Arcais, Emerenziana e Maria Vincenza, si sposano con i figli di don Vincenzo Paderi di Mogoro, rispettivamente Salvatore Angelo e Domenico Vincenzo.
I figli del Marchese, Efisio, Damiano  Francesco, danno vita ai tre rami della famiglia.

STEMMA: Troncato: nel 1° di rosso allo scaglione d’oro accompagnato da tre conchiglie dello stesso; nel 2° d’argento all’eliotropio (o girasole), nudrito sulla pianura erbosa, il tutto al naturale e volto verso un sole d’oro a sinistra.

 

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