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Chiesa di San Daniele

Occupò l'area di un precedente edificio religioso, con la medesima intitolazione, fondato, nel 1646, dalla confraternita della buona Morte. Il muratore Raffaele Cappai inaugurò la ricostruzione del monumento nel 1825, per concluderla nel 1841.

L'impostazione planimetrica richiama il modello della vicina parrocchiale: impianto a croce greca; profonda abside rettangolare; incrocio tra navata e transetto sormontato da un padiglione ottagono su tamburo. Ai lati dell'abside, si aprono due sacrestie gemelle. Sulle due cappelle e nel presbiterio, sono alloggiati tre altari lignei. Le decorazioni pittoriche risalgono al '900.
La posizione in rilievo, sopra una collina ai margini del centro abitato, consente di ammirare la chiesa dall'agro circostante. La mole slanciata, unita alla forma centrica, percepibile da notevole distanza, sono elementi di forte valenza paesaggistica.
Il fronte principale conserva modelli e forme dell'ultima fase rococò. Il terminale a doppia inflessione, ripreso nella cornice della porta, il campaniletto a vela con doppie volute, l'incedere del padiglione voltato sono elementi frequenti tra le architetture religiose del Campidano.

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